Il mondo delle gare e degli appalti

In questa pagina puoi trovare un insieme di informazioni elementari sul mondo degli appalti, su come affrontare il difficile e complesso mercato della pubblica amministrazione, quali sono le regole del gioco ed i meccanismi, nonchè gli aspetti più rilevanti e di quali strumenti ti devi dotare. Inoltre in queste pagine è possibile comprendere come BBSPRATICHE può aiutare l’impresa nel gestire questa problematica coprendo i gap di competenze; si rimanda invece a specifica paginai servizi destinati alla pubblica amministrazione

Oramai il mercato dell’approvvigionamento di Opere, Servizi e Forniture di beni riferito alla Pubblica Amministrazione ed alle grandi imprese ha visto sempre più affermarsi il metodo delle gare. Ma quali sono le ragioni che spingono i grandi enti pubblici o privati verso questo modello per la gestione dei propri acquisti? La risposta apparentemente potrebbe essere semplice: risparmiare! Niente di più sbagliato e questo è dimostrato dal fatto che  non vincono quasi mai le imprese che fanno il prezzo migliore nelle gare ove c’è un criterio di valutazione tecnica ed economica. I motivi che spingono gli acquirenti a fare le gare vanno ricercati nelle seguenti ragioni:

a) trasparenza. Le imprese pubbliche o le grandi imprese private sono soggetti a controlli sia perchè devono rispondere ad un interesse pubblico ( quello della collettività quando si tratta di enti pubblici, quello degli stakeholder  come gli azionisti, i creditori,  per quelle private)  conseguentemente queste organizzazioni devono adottare comportamenti trasparenti

b) Efficienza. in una competizione più offerenti ci sono e più alte sono le probabilità di scegliere il migliore che possa soddisfare quel bisogno

c) competitività. La competitività spinge le imprese ad investire e ad innovarsi; non competere significherebbe creare delle rendite di posizione e nessuno sarebbe spinto a migliorarsi. Tutto ciò quindi ha un effetto positivo su tutta la collettività.

Tuttavia operare in questo contesto è piuttosto complicato in quanto entrano gioco aspetti  poco familiari alla maggior parte delle imprese e che  potrebbero rappresentare un enorme barriera (organizzazione, project management, aspetti amministrativi e giuridici); in ragione a ciò il nostro ufficio mette a disposizione una serie di servizi per rendere più semplice questo problema

I NOSTRI SERVIZI PER IL MONDO DELLE GARE

Presso il nostro ufficio è possibile trovare un supporto da parte di uno staff pluri-qualificato, per poter affrontare il mercato della Pubblica Amministrazione con i giusti strumenti; qui di seguito si riportano i servizi che possiamo erogare rinviando i dettagli alle specifiche pagine dedicate all’argomento

Le basi per iniziare

se si vuole entrare in questo mercato bisogna avere almeno un “infarinatura” di poche ma importanti elementi

  • Quadro legislativo. In primo luogo  necessario sapere che il testo di legge di riferimento è il codice degli appalti, ovvero il DLGS 36/2023 entrato in vigore ufficialmente il 1 Aprile 2023 ma diventato efficace il 1 Luglio 2023. per un approfondimento
  • Soglie di gara. Le soglie sono un vero e proprio spartiacque tra procedure e metodologie diverse; esse rappresentano il valore di gara oltre il quale scattano dei vincoli precisi. Per conoscere le soglie va fatto riferimento all’art 14 del nuovo codice
  • La metodologia. Dotarsi di una metodo di lavoro
  • Requisiti minimi e criteri di esclusione. 
  • Criteri di valutazione. Sono i diversi metodi possibili attraverso il quale sono aggiudicate  le gare
  • Le offerte anomale; soglie d’offerta economica sotto il quale si rischia di essere esclusi
  • La pubblicità e la selezione dei partecipanti . Conoscere come le stazioni appaltanti possono o devono muoversi per invitare le imprese a partecipare è fondamentale
  • Collaborazione con altre imprese. l’ATI, avvalimento e subappalto, diversi strumenti che vanno nella direzione di estendere la partecipazione

METODOLOGIA- COME PREPARARSI PER OPERARE SUL MERCATO DELLA PA

Partecipare a un appalto pubblico richiede una preparazione a tutto tondo, per poter affrontare in maniera mirata ogni singolo aspetto; in ragione a ciò, è difficile poter definire una prassi uguale per tutte le imprese e per tutte le gare; possiamo però fornire un approccio metodologico ben ponderato, in grado di valutare le singole possibilità e calibrarle sul profilo dei clienti. Attenzione quanto descritto in seguito va ponderato alle dimensioni della gara e soprattutto al numero di gare che si intendono fare; la metodologia qui di seguito descritta si riferisce prevalentemente ad imprese che sono particolarmente impegnate nel mondo degli appalti, tuttavia determinati aspetti dovrebbero essere valutati e considerati anche da coloro che operano in maniera opportunistica

1 – Entrare nel mercato della Pubblica Amministrazione

In primo luogo, bisogna confrontare la propria posizione aziendale rispetto ai requisiti di ordine generale, che valgono sempre per qualsiasi tipo di fornitura nel settore pubblico.

Nello specifico bisogna far riferimento al codice degli appalti ed in particolare al DLGS 36/2023 ed in primo luogo bisogna accertarsi di avere i requisiti di ordine generale :

  1. La società deve avere tutte le carte in regola, ovvero non deve avere problemi per quanto attiene il pagamento delle imposte e dei contributi e gli oneri assicurativi.
  2. La società deve possedere tutte le autorizzazioni necessarie all’esercizio dell’attività: certificazioni, permessi, ecc
  3. I rappresentanti della società devono avere le carte in regola, ovvero non devono aver subito condanne penali per alcuni reati, non devono aver ricevuto specifiche sanzioni di amministrative come l’interdizione

Per una migliore conoscenza dell’argomento tuttavia si rimanda all’articolo 94 del nuovo codice (ex art 80 del vecchio codice)

In questa fase, BBSPratiche supporta il cliente nel valutare questi criteri.

2 – Organizzazione

L’organizzazione è strettamente correlata alla scelta del mercato in cui si intende competere ed un primo elemento è l’importo e quindi se si intende partecipare a gare sopra soglia (art 14) o sotto soglia.  Una volta verificato che sussistono i requisiti di ordine generale, si può procedere con gli step successivi. Vediamo quali.

  • Valutare esattamente il target, ovvero il mix di componenti quali: area geografica, categorie merceologiche su cui concentrare i propri interessi, Pubbliche Amministrazioni di interesse, valore minimo sotto il quale non si intende partecipare ecc.
  • Stabilire anche la soglia massima al di sopra del quale non si intende partecipare
  • Pensare di trovare dei partner stabili con il quale lavorare insieme a determinate opportunità qualora se ne presentasse l’occasione sia in termini di complementarità della proposta (esempio  faccio impianti elettrici e trovo un un impresa che fa impanti termici)
  • Predisporre la documentazione (bilanci, contratti di forniture effettuate, certificazioni) degli ultimi 3 anni, che dovrà essere sempre aggiornata.
  • Predisporre gli strumenti necessari (indirizzi mail, pec, firme digitali, strumenti di monitoraggio, come quelli messi a disposizione dal nostro ufficio per essere informati su tutte le opportunità)
  • Conferire gli appositi poteri alle persone da delegare per sottoscrivere gli impegni qualora il rappte legale sia una persona che non sia sempre disponibile e controllare sempre che queste persone non abbiamo problemi con la giustizia
  • Definire le risorse qualificate che hanno le competenze e la necessaria autonomia per rispondere ai bandi
  • Stringere accordi con i fornitori potenziali, in modo da essere pronti in caso di necessità, dato che i tempi di selezione dei fornitori idonei non va sempre di pari passo con quelli della gara (vedi ns. servizio informazioni)
  • Dotarsi di una polizza assicurativa professionale o adeguarla
  • Garantirsi un’adeguata capacità di finanziamento; le gare di solito generano un cash flow negativo ed hanno quindi un forte impatto sul piano finanziario, andando così a drenare la liquidità delle imprese; ne consegue che un’impresa non strutturata sul piano finanziario rischia di fallire ( a tal proposito si ricorda che l’IVA non viene mai incassata nelle gare pubbliche) o di avere seri problemi
  • Iscriversi agli albi delle stazioni appaltanti più attraenti
  • Iscriversi all’ANAC
  • Organizzare la parte tecnologica (archiviazione delle informazioni, backup dei file e delle mail, ecc)

3 – Selezionare l’opportunità 

Per partecipare bisogna prima individuare le opportunità di interesse e potenzialmente compatibili con le proprie possibilità e la propria strategia di impresa; un attività che in determinati casi può esser emolto oneresa in termini di tempo e di risorse da dedicare e che pertanto è bene attrezzarsi (vedi i paragrafi relativi alla pubblicità dei bandi)

4 – Partecipazione e preparazione

Ogni gara va valutata singolarmente, perché costituita da requisiti e modalità di partecipazione ben precisi; proprio per questo, partecipare per una gara sopra soglia non può essere lo stesso di partecipare a una gara sotto soglia.

Inoltre bisogna considerare quando è il caso di partecipare insieme a un’altra impresa, quando sfruttare l’istituto dell’avvalimento, e così via.

Sono numerosi i criteri da considerare; ciononostante, possiamo indicare alcuni dei metodi che possiamo mettere in atto quasi per tutte le procedure:

  • Leggere più volte la documentazione di gara
  • Verificare se si possiedono i requisiti speciali (*), ovvero quelli definiti dalla stazione appaltante, che sono strettamente legati al procedimento di gara e valutare se non si possedessero se è il caso “acquisirli, tramite il sistema della partecipazione in forma aggregata o sfruttando l’istituto dell’avvalimento
  • Analizzare a verificare se sussistono le condizioni economiche.
    In sostanza, bisogna accertarsi di avere lo spazio economico sufficiente per fare uno sconto apprezzabile e per avere un minimo di margine nella fornitura, avendo l’accortezza di preservare una parte dei fondi per eventuali imprevisti
  • Una volta chiarito se partecipare o meno fare una check list delle cose da fare, chi le fa o con quali tempi; tenendo presente che la check list è una cosa dinamica che va continuamente aggiornata ed riadattata alle circostanze

*Qui di seguito a titolo puramente indicativo e non esaustivo alcuni requisiti di ordine speciale : il possesso di specifiche certificazioni di qualità (ad esempio ISO 20000), di certificazioni in capo ad alcuni profili professionali, come la certificazione di Project Management,

5 – L’offerta 

La fase 4 è la fase finale e molto delicata; se la fase di preparazione è fatta bene non sarà un lavoro difficile, ma se fatta male può essere un vero calvario.

  • Calcolo dei tempi. per evitare che si arrivi troppo lunghi ovvero che non si abbia il tempo sufficiente per presentare l’offerta, bisogna valutare attentamente i tempi di elaborazione; in particolare vanno considerati i tempi di scrittura ma anche i tempi per acquisire le informazioni tecniche ed economiche dai fornitori-subappaltatori; inoltre va sempre calcolato un tempo per le valutazioni, le riunioni e per correggere eventuali errori qualcosa vada storto; insomma lasciarsi sempre una riserva
  • L’offerta tecnica.  Fare molta attenzione ai criteri di valutazione del capitolato, su quegli aspetti bisognerà concentrare i propri sforzi. Scrivere un offerta tecnica non è una cosa che tutti possono fare, oltre alle conoscenza della materia bisogna avere determinate capacità come l’organizzazione del pensiero e letterarie, insomma uno che ha un vocabolario scarso non è consigliabile
  • L’offerta economica. La valutazione economica deve tener conto sia dei criteri del punteggio economico, sia dei costi; noi consigliamo di predisporre la parte economica con un approccio Top-Down ovvero partire dal prezzo di vendita che si ritiene idoneo per acquistare un buon punteggio ma senza “svenarsi” che peraltro non servirebbe; e poi scendere a ritroso togliendo un margine di rischio, il margine atteso, e verificare se con quello che rimane si ripagano i costi che si andranno a sostenere, ricordandosi che nei costi ci sono sia quelli propri della gara (esempio la cauzione, la registrazione del contratto, eventuali consulenza come la nostra, ecc) sia quelli effettivi di produzione includendo anche il costo del proprio personale. L’esercizio successivo è quello di affinare le cose ad esempio migliorando o peggiorando l’offerta tecnica (senza scendere mai sotto il minimo previsto) e di conseguenza quella economica cercando anche di stimare come varierebbe il punteggio  in funzione proprio di questi cambiamenti….non dimenticare che per fare questi esercizi richiede tempo, molto tempo
  • A questo punto, bisogna rimuovere costi inutili, cercando di non incidere sulla qualità dell’offerta, per evitare di perdere punti. Un altro criterio è quello di stimare quale sia il punteggio minimo necessario per vincere, magari esaminando con attenzione gare simili già avvenute in passato, e attribuire un certo punteggio al prezzo e alla parte tecnica.
  • Consegna. Prima della consegna fare sempre un check della documentazione; accertarsi di avere sempre una copia di ciò che si consegna

BBSPratiche in questa fase fornisce il suo supporto qualificato per poter gestire tutta la parte amministrativa e burocratica.

QUALI SONO I CRITERI DI AGGIUDICAZIONE

Sostanzialmente, esistono due criteri base per l’aggiudicazione di una gara:

  • Il prezzo
  • L’offerta economicamente più vantaggiosa

nel primo caso ovviamente si assegna la gara il miglior offerente in termini di prezzo, nel secondo caso si aggiudica la gara alla migliore proposta tenendo presente un mix tra il prezzo richiesto e la valutazione tecnica

Approfondiamo questo aspett’ultimo aspetto per capire come funziona. Alla gara sono assegnati 100 punti e la stazione appaltante deve dichiarare nel bando di gara quanti punti sono assegnati alla parte tecnica e quanti a quella economica. Nel precedente codice degli appalti, il DLGS 50/2016, nelle gare oltre una certa soglia era obbligatorio usare questo sistema ed la valutazione economica non poteva eccedere i 30 punti ovvero il 30% del valore complessivo; con il nuovo codice, il DLGS 36/2023, questo vincolo è stato rimosso, quindi in teoria oggi è possibile fare 100% prezzo o 100% offerta tecnica; tuttavia ci sono delle eccezioni:  quando si tratta di un appalto ad alta intensità di manodopera o gare nel settore delle tecnologie non è ammessa la gara al solo prezzo e nelle gare di fornitura di beni identificati. E’ da evidenziare che in linea di massima la legge consiglia sempre alle stazioni appaltanti di usare il criterio economicamente più vantaggioso ma questo in molti casi non è applicabile o meglio è antieconomico applicarlo. Perchè?

Nel caso di forniture su prodotti certi (esempio stampante della marca X modello Y), in questo caso ovviamente il prezzo diventa il fattore determinante per ovvie ragioni, ben diverso è invece se specifico solo i requisiti minimi; in questo caso sarebbe opportuno dare una valutazione anche tecnica del prodotto offerto. In secondo luogo l’offerta economicamente più vantaggiosa comporta un elevato dispendio di risorse sia nella fase di redazione del capitolato tecnico sia nella fase di valutazione ove necessariamente deve essere nominata una o pù commissioni. Peraltro questa modalità richiede sia personale competente nella materia e tempi decisamente più lunghi; insomma tutte cose che per le gare di modesto importo o nei casi di urgenza potrebbero avere degli effetti negativi

COME SI STABILISCE IL PUNTEGGIO PER LE GARE AD OFFERTA ECONOMICAMENTE PIU' VANTAGGIOSA

In primo luogo va considerato che è esiste la clausola dell’offerta anomala, ovvero quell’offerta che è sotto un certo livello e che potrebbe comportare l’esclusione del partecipante dalla procedura di gara.

Purtroppo tale soglia non è conoscibile ai partecipanti in quanto la legge impone metodi che non ne consentano la predeterminazione proprio per evitare che si siano imprese che si pongano leggermente sopra tale soglia; quindi attenzione a fare offerte con ribassi eccessivi perchè si rischia di essere “buttati” fuori.

Per quanto attiene invece il sistema di assegnazione dei punti economici esistono diversi criteri, uno è molto semplice e si basa su una formula lineare ovvero una proporzione, gli altri invece prevedono l’uso di formule matematiche piuttosto articolate non alla portata di tutti. Qui di seguito facciamo l’esempio della formula più semplice:

Supponiamo che la gara preveda 70 punti tecnici e 30 economici, di conseguenza il prezzo migliore riceve 30 punti; quanto riceverà il secondo arrivato se farà un prezzo più alto del 20% rispetto all’offerente più economico? In tal casa si avrà la seguente proporzione

100:120=X:30 → (100 x 30):120 → il risultato è 25.

100→ è il primo prezzo migliore

120→ è il secondo prezzo migliore

30→ è il punteggio associato al prezzo migliore, ovvero al primo prezzo migliore.

Fatta questa proporzione tra il primo e il secondo prezzo, si procede alla stessa maniera per quelli seguenti. 

In alcuni casi infatti, viene usato il criterio dello sconto rispetto alla base d’asta, ovvero viene assegnato il punteggio massimo a chi applica lo sconto più alto, ma le cose in sostanza non cambiano. Questo è il metodo più semplice e più utilizzato; ciononostante, alcune volte al fine di ridurre ulteriormente la pressione sul prezzo, le stazioni appaltanti introducono delle formule matematiche piuttosto complesse, le quali hanno proprio l’effetto di “appiattire” le differenze di prezzo tra i concorrenti.

COSA S'INTENDE PER CRITERI QUALITATIVI NELLì'OFFERTA TECNICA

Quando una stazione appaltante decide di adottare il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, essa deve innanzitutto disporre di una struttura di valutazione.

Ciò vuol dire che deve nominare una commissione di valutazione composta da esperti e deve predisporre un capitolato, nel quale siano chiaramente specificati i criteri e i punteggi assegnati ad ogni criterio.

La somma di tutti i criteri qualitativi deve essere pari alla differenza tra 100 e il punteggio massimo assegnato al prezzo.

Inoltre, per assegnare i punteggi qualitativi, si possono usare due diversi strumenti o un mix di entrambi:

  • Criteri soggettivi → i commissari assegnano un punteggio per ogni criterio ad ogni singolo concorrente, sulla base dell’offerta tecnica avanzata dai concorrenti
  • Criterio oggettivo o di tipo tabellare → il mancato possesso dei criteri richiesti, influisce negativamente sull’attribuzione del punteggio.
    Ovviamente questo sistema dovrebbe garantire che solo il migliore nel rapporto qualità prezzo si aggiudichi l’appalto.

La pubblicità sulle gare di appalto

Il codice degli appalti 36/2023 e precisamente all’articolo 27 si descrivono sostanzialmente i metodi di pubblicità delle procedure di gara ad eccezione di quelli segretati che sono

  • Banca dati nazionale dei contratti pubblici affidata all’Anac la cui piena operatività è fissata al 1 Gennaio 2024
  • il sito internet dell’ente stesso e nello specifico l’Albo Pretorio
  • La Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea chiamata anche TED

A questi sistemi di riferimento si affiancheranno anche quelli delle diverse piattaforme digitali di Eprocurement come il famoso MEPA della Consip. Le imprese pertanto per partecipare devono necessariamente controllare queste fonti ufficiali; inoltre non è importante solo venire a conoscenza di un’opportunità ma saperlo con congruo anticipo in quanto il fattore tempo nel mondo delle gare è una variabile “eestremamente critica”. Pertanto possiamo sicuramente affermare che uno dei primi strumenti indispensabili per partecipare alle gare è l’informazione che deve essere quanto più completa e tempestiva possibile. Questo obiettivo si raggiunge tramite un monitoraggio continuo delle diverse piattaforme il che comporterebbe un enorme dispendio di risorse oppure ci si deve affidare a strumenti specifici che hanno proprio il compito di semplificare e velocizzare questo lavoro riducendo al minimo il lavoro “umano”. Questo compito è assolto dai bollettini gare  che noi mettiamo a disposizione dei clienti; in questo caso si hanno a disposizione due strumenti: il bollettino che ti avvisa sulle gare pubblicate e prossime alla scadenza ed il bollettino delle aggiudicazioni; la scelta fra questi due strumenti o entrambi dipende ovviamente da cosa vendi e dai tuoi obiettivi. Ad esempio se vendi prodotti e servizi non indirizzati all’utilizzatore finale ma parte di un processo di produzione può essere utile avere anche accedere al bollettino delle aggiudicazioni.

Le procedure di gara

All’art 50  sono descritte le procedure che il codice mette a disposizione delle stazioni appaltanti; ovviamente non è compito di questo sito andare ad analizzare i dettagli di questi strumenti tuttavia cerchiamo di fornire un quadro di sintesi per consentire al lettore di avere almeno un informazione base. In linea di massima e per sintentizzare al massimo esistono macro procedure di gara:

Aperta . A questa procedura tutte le imprese che hanno i requisiti possono partecipare, mentre la possibilità di usare questo modalità è obbligatoria nel caso delle gare che superano la soglia europea; Questa forma è la migliore in quanto garantisce la perfetta concorrenza e aumenta la probabilità di selezionare il miglior offerte; tuttavia questa forma ha due grossi difetti: tempi lunghi ed il rischio di vedersi arrivare una “montagna di offerte” che richiederebbero mesi per essere valutate almeno che non si sceglie il criterio dell’offerta a solo prezzo, che però ha il difetto di selezionare non la migliore proposta. Così per ridurre il numero dei partecipanti effettivi le stazioni appaltanti possono optare per quella ristretta; in questo caso la pubblicità è rivolta a tutti  ma possono candidarsi solo quell’imprese che hanno specifici requisiti; una volta superata la fase di “pre-qualifica” allora la stazione appaltante inviterà i soggetti qualificati a presentare offerta inviando loro anche la documentazione  a supporto che nella fase di qualifica non è messa a disposizione. Naturalmente una gara di questo genere ha senso per importi significativi ed ha una durata che raramente scende sotto i 10-12 mesi dal primo avviso all’aggiudicazione

Negoziata senza bando (chiusa)

Come meglio specificato nell’art 50 del codice, per le gare sotto soglia le stazioni non sono obbligate ad usare la forma aperta e possono selezionare gli operatori da invitare da appositi elenchi, tenendo presente che in linea di massima per le gare sotto soglia la stazione appaltante non ha neanche l’obbligo di fare una gara fra imprese e quindi potrebbe limitarsi a chiamare un impresa e negoziare con questa (trattativa diretta). E’ da precisare che la trattativa diretta è uno strumento utilizzato ma con particolare parsimonia e questo per diverse ragioni: la prima è che ovviamente dove c’è un solo operatore è difficile risparmiare e la PA “non naviga mai nell’oro”, la seconda motivazione è dal fatto che i dirigenti hanno una paura matta della corte dei conti che potrebbe teoricamente contestare loro un danno erariale se l’acquisto è fatto in maniera superficiale; di conseguenza gli acquisti di questa natura, fatto salvo i casi di corruzione, sono limitati a:

  • importi modesti esempio sotto i € 5.000,00 (sotto questo importo non c’è neanche obbligo si usare le piattaforme digitali)
  • prodotti infungibili (sono i beni per i quali esiste un solo fornitore)
  • casi di urgenza (c’è una frana va liberata velocemente la strada)

Quindi nella maggioranza dei casi l’Ente invita un certo numero di imprese (minimo 5) selezionate da un elenco. Il problema quale Elenco? Ecco su questo punto la legge non fornisce delle indicazioni chiare e precise; infatti l’argomento è trattato nell’Allegato II.1 del codice il quale ci dice solo che la scelta deve essere effettuata sulla base del principio cardine del codice ovvero il principio di cui all’art 1 comma3 quello del risultato.  Innanzitutto bisogna tener presente che non c’è una fonte esclusiva ma di volta in volta la stazione appaltante può scegliere tra quella che ritiene più idoneo al raggiungimento del “risultato”; quindi la selezione dei “candidati” può essere fatto dal proprio Albo Fornitori, ammesso che quella stazione appaltante ne abbia uno, dall’Albo fornitori di un altro Ente, dagli iscritti alle piattaforme digitali di Eprocurement come il famoso MEPA, dagli Albi professionali incluse le camere di commercio, e persino e per assurdo dalle pagine gialle. Peraltro la stazione appaltante dispone di un ulteriore strumento per crearsi una lista di canditati interessati: le indagini di mercato. In questo caso l’Ente che intende procedure ad un acquisto fa una sorta di avviso aperto nella quale senza alcun impegno dice: “Io potrei essere interessato ad acquisire questa fornitura, se c’è qualcuno interessato si candidi”….in questo modo l’Ente invita all’eventuale procedura di gara solo le imprese che si sono mostrate interessate. Questo strumento può essere anche utile per individuare sia un fornitore di un prodotto/servizio sia per stabilire il budget da mettere a gara (base d’asta) quando non si hanno sufficienti elementi per stabilire il costo o si ha il sospetto che l’attuale fornitore sia fuori mercato

Nel complesso tutte queste opzioni sono strettamente correlate a diverse variabili

  • Categoria merceologica dell’acquisto, un conto è acquistare risme di carta ed un conto è fare lo stretto di Messina per estrimizzare
  • Importi in gioco
  • Urgenza
  • Numerosità di operatori sul mercato
  • Territorialità, ovvero se la fornitura è legata alla geografia o è indipendente
  • Le competenze presenti all’interno l’Ente

Malgrado tutte queste condizioni la scelta di iscriversi ad uno o più albi se non un obbligo è certamente un invito per migliorare la propria visibilità (per maggiori dettagli)

COSA SUCCEDE SE SI FANNO DICHIARAZIONE NON VERITIERE

Chi desidera partecipare a una gara non deve consegnare documenti che provano la rispondenza dei requisiti. Ad essi viene infatti richiesto solo di confermare la sussistenza dei requisiti di ordine generale e di quelli speciali.

La verifica sulla bontà di dette affermazioni viene fatta:

  • al momento dell’aggiudicazione da parte della stazione appaltante (è un obbligo di legge)
  • a sorte tra i partecipanti.

Nel caso invece dei sistemi di gestione delle procedure di acquisto su piattaforme digitali, periodicamente si procede con un controllo a campione sul set di imprese che si sono registrate alla piattaforma.

Fatta questa premessa, in linea di massima i provvedimenti che si prendono in caso di false dichiarazioni sono :

  • l’esclusione dalla procedura di gara e nel caso l’impresa si sia già aggiudicata la gara, il contratto viene rescisso o non può essere stipulato;
  • in secondo luogo avviene l’escussione della fideiussione, ovvero della garanzia;
  • come ultimo passo, viene eseguita la segnalazione all’autorità giudiziaria e all’ANAC.

Se i sospetti risulteranno fondati e confermati, i rappresentanti dell’impresa rischieranno un procedimento penale e l’impresa verrà iscritta nella banca dati informatica dell’ANAC e sarà esclusa dalle gare per un certo periodo di tempo.

COSA SUCCEDE DOPO L'AGGIUDICAZIONE

Anche in questo caso, le procedure cambiano in base al tipo di gara a cui si prende parte.

Quando viene assegnata la vittoria, bisogna attendere la delibera di aggiudicazione. In questo lasso di tempo che intercorre tra la nomina del vincitore (una sorta di aggiudicazione provvisoria) e l’attribuzione definitiva della vittoria, entrano in gioco  altre attività;

  • I concorrenti di possono accedere agli atti ed eventualmente fare ricorso, ovvero avviare un tentativo di sospendere l’aggiudicazione (cosa molto difficile ed anche molto costosa).
  • La pubblica amministrazione ha il dovere di effettuare i controlli di legge sulle dichiarazioni fatte dall’impresa aggiudicataria, per quanto concerne i requisiti di ordine generale, come ad esempio la regolarità nel pagamento dei contributi e delle imposte, l’assenza di alcuni di reati in capo agli esponenti della società; ecc
  • L’impresa deve presentare una serie di documenti, quali ad esempio: le dichiarazioni effettuate per quanto concerne i requisiti speciali; i contratti di subappalto, se previsti; la cauzione definitiva; l’elenco dei dipendenti e/o collaboratori che partecipano all’esecuzione, ecc.
  • L’impresa a seguito dei controlli potrebbe essere chiamata anche a presentare ulteriore documentazione o motivare alcune situazioni particolari. Occorre infatti sempre considerare che errori, lacune, omissioni nella documentazione possono tra l’altro comportare l’annullamento dell’aggiudicazione. I cosiddetti “errori formali” però possono essere tranquillamente sanati solitamente entro 10 giorni.

Una volta superati tutti questi “ostacoli”, si passa all’aggiudicazione definitiva e alla pubblicazione sull’albo pretorio dell’ente e, successivamente, alla sottoscrizione del contratto.

In questo periodo, l’impresa deve approntare l’organizzazione, al fine di poter essere in grado di avviare la fase operativa della fornitura non appena si entra nella piena operatività.

ATI-AVVALIMENTO-SUBAPPALTO

Bisogna tener presente il principio della trasparenza e della libera concorrenza; secondo questo principi cardini è necessario facilitare la partecipazione delle imprese, ovvero più imprese partecipano maggiori sono i vantaggi non solo nei confronti della stazione appaltanti ma di tutta la collettività: risparmi, migliore efficienza, riduzione dei rischi di creare delle rendite di posizione o addirittura dei monopoli. Per aiutare le imprese nel candidarsi il codice degli appalti mette a disposizione delle “soluzioni” giuridiche che consentono all’imprese  di poter partecipare anche senza possedere tutti i requisiti o tutte le risorse necessarie:

  • Subappalto;
  • Avvalimento
  • ATI (Associazione Temporanea di Imprese) o RTI (Raggruppamento Temporaneo d’imprese)

Vediamole singolarmente

Subappalto; l‘impresa decide di affidare una parte dell’appalto ad un altra impresa senza che questi sia la diretta contraente con la stazione appaltante; è utile quando quando si vogliono affidare delle lavorazioni no-core per le quali sono richieste risorse e competenze aggiuntive. Il Subappalto è riferito alle mere risorse umane, deve essere dichiarato in fase d’offerta (con il nuovo codice non vanno indicati i subappaltatori) anche se nella fase esecutiva non sarà utilizzato; salvo diverse indicazioni della stazione appaltante,  con il nuovo codice non ci sono limitazioni di sorta sulla percentuale di lavori e servizi subappaltabili (nel precedente codice vi era un limite del 30% esteso poi al 50% con la Pandemia ed il PNRR) ed è ammissibile il subappalto a cascata (subappalto del subappalto) .

L’avvalimento. E’ un istituto che consente ad un impresa che intende partecipare ad una gara di “avvalersi” delle caratteristiche e/o delle capacità di un altra impresa, chiamata ausiliatrice, per avere i requisiti di partecipazione o per migliorare la propria offerta e quindi ottenere maggiori punti tecnici. Facciamo un esempio: per partecipare ad una gara di manutenzione delle strade l’impresa deve disporre di almeno 4 scavatori, l’impresa che partecipa ne ha 3 però; quindi usando l’avvalimento può chiedere in prestito l’escavatore mancante ad un altra impresa. La differenza con il subappalto è evidente; nel subappalto rispetto al contratto di appalto non c’è alcun obbligo ne all’impresa aggiudicataria di usare la subappaltatrice ne quest’ultima di effettuare la prestazione e comunque non è possibile usare i requisiti di quest’ultima per partecipare ovvero l’eventuale escavatore dell’impresa subappaltatrice sarebbe del tutto inifluente e quindi l’impresa partecipante nel caso specifico avrebbe dovuto possedere i 4 escavatori; nell’avvalimento invece l’impresa ausiliatrice diventa parte attiva in quanto assume anche gli obblighi pur non sottoscrivendo il contratto di appalto; in sostanza si potrebbe configurare come un subappalto vincolato. L’avvalimento salvo rare eccezioni è sempre a titolo oneroso

ATI o RTI, In questo caso due o più imprese si mettono insieme e partecipano sia alla procedura di gara sia nella fase esecutiva in caso di aggiudicazione. In questa forma ciascuna impresa presta i propri requisiti al raggruppamento (ad esempio se ci sono dei fatturati minimi da rispettare ogni impresa può mettere a disposizione il proprio fatturato che a quel punto verrebbero sommati); inoltre in questa forma è obbligo nominare un impresa come mandataria, in sostanza un impresa del gruppo rappresenterà legalmente il raggruppamento nei rapporti con la stazione appaltante; anche se ogni impresa rimarrà totalmente indipendente. Questo metodo si usa sia per raggiungere i requisiti di partecipazione sia (e soprattutto) per ridurre i rischi in particolare per gli appalti di lunga durata. Il rischio infatti è un elemento molto importante che va attentamente considerato in quanto un errore di valutazione sui costi o cambi di scenari non prevedibili  come il forte aumento delle materie prime che si è avuto nella fase postpandemica possono comportare forti squilibri che mettono in crisi l’impresa; stessa cosa potrebbe accadere sul piano finanziario in quanto gli appalti sono solitamente dei “consumatori accaniti di finanza” ovvero generano un cashflow negativo al quale bisogna prepararsi. Mettersi insieme ad altre imprese signfica ridurre gli effetti negativi di questi aspetti

 

 

 

 

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