Per molto tempo l’Italia è stata un paese turistico, ma poco attrattivo per gli immigrati.; tuttavia negli ultimi 20 anni, le cose sono radicalmente cambiate e anche l‘Italia è diventata una terra dove molti cittadini di altre nazioni, soprattutto quelle più povere, hanno deciso di stabilirsi per costruire il proprio futuro.
La conseguenza di ciò è che oggi vi sono milioni di persone provenienti da tutti i Paesi del mondo.
Le persone che emigrano verso un luogo lontano da quello di origine, soprattutto se pensano di stabilirsi lì in maniera definitiva, avvertono presto il bisogno di avere vicino i propri cari; si tratta di un bisogno naturale dalla quale nessuno riesce a sfuggire.
Questo bisogno si traduce di fatto in una procedura amministrativa denominata “Ricongiungimento familiare”.
Questo testo ha lo scopo di fornire le informazioni necessarie per richiedere tale diritto (riconosciuto a livello internazionale.
BBSPRATICHE è a disposizione dei clienti che desiderano rivolgersi a noi per avere un supporto qualificato, al fine di instradare correttamente la pratica ed evitare il rischio di vedersela respinta.
RICONGIUGIMENTO FAMILIARE
Quali sono i requisiti per richiedere il ricongiungimento
Per eseguire la pratica, bisogna possedere:
- il permesso di soggiorno, la residenza o altri certificati simili, ricevuti in Italia
- un reddito adeguato, ovvero la capacità economica del richiedente di poter sostenere il nucleo familiare
- un alloggio
Lavoro subordinato; Lavoro Autonomo; asilo politico, studio, religioso, famiglia
Bisogna dimostrare di possedere un reddito di lavoro autonomo o dipendente, per un importo minimo proporzionale al numero di soggetti che con quel reddito si devono sostenere:
1 familiare: € 8.975,46
2 familiari: € 11.967,28
3 familiari: € 14.959,10
4 familiari: € 17.950,92
5 familiari: € 20.942,74
Ovviamente, possono concorrere alla dimostrazione del reddito anche altri familiari presenti nel medesimo nucleo familiare in Italia
L’alloggio deve essere di dimensioni proporzionali al numero di membri della famiglia; inoltre deve disporre dei servizi di allaccio alla fognatura, alla rete idrica.
In sostanza, l’immobile deve avere l’agibilità o l’abitabilità.
Il possesso dell’alloggio va dimostrato con una pratica amministrativa tecnicamente chiamata “Idoneità alloggiativa”, che va presentata al Comune di Residenza. Questa è la pratica più delicata sulla quale è necessario prestare molta attenzione e per cui il supporto di BBSPRATICHE può risultare particolarmente importante per il successo della domanda.
Coniugi, figli minorenni, figli maggiorenni solo se hanno seri problemi di salute, genitori con età maggiore di 65 anni.
- Permesso di Soggiorno, Codice fiscale del richiedente
- Passaporti dei familiari che devono entrare in Italia
- Dichiarazione dei redditi (modello 730 o Redditi)
- Documentazione afferente il lavoro (esempio UNILAV, buste paga, contratto di lavoro; bollettini INPS nel caso ad esempio dei lavoratori domestici); per i lavoratori autonomi la visura camerale
- Certificato dello Stato di famiglia
- Il modulo S2/S1 delle prefettura
- Certificato di Idoneità Alloggiativa
La richiesta e l’ottenimento dell’idoneità alloggiativa è un passaggio molto delicato, dato che ciascun comune ha un modus operandi diverso dagli altri.
I comuni più grandi, soprattutto a causa delle truffe verificate in passato, hanno delle regole molto restrittive in merito, pertanto, bisogna agire con diligenza e anticipo se si vuole ottenere la certificazione richiesta.
Qui di seguito, puoi vedere cosa serve per avere l’idoneità alloggiativa:
- Domanda secondo un modello predisposto dal comune, firmata sia dal richiedente che dal proprietario di casa, se diverso dal richiedente
- Planimetria dell’immobile (generalmente la superfice minima è di 14 mq per persona)
- Contratto di proprietà, affitto, comodato
- Documento identità del richiedente e del proprietario
Una volta ottenuta l’idoneità alloggiativa e predisposta tutta la documentazione, è possibile presentare la domanda alla prefettura di competenza.
La domanda deve essere presentata online.
Successivamente, la prefettura invia all’interessato un avviso in cui viene specificata la data esatta dell’appuntamento, durante il quale si svolgerà tutta la pratica.
In questa circostanza, bisogna presentare la documentazione originale, in modo da sottoporla a verifica.
Se tutto ok, verrà rilasciato il nulla osta.
Una volta ottenuto il nulla osta, il familiare (del richiedente) si presenta in ambasciata o al consolato per richiedere il VISTO d’ingresso.