Sono ancora tanti i cittadini che non riescono a raggiungere il numero di contributi minimi previsti per andare in pensione che ricordiamo sono vent’anni; oppure possono andarci ma con un montante contributivo piuttosto modesto proprio perchè il numero dei versamenti è comunque molto limitato; per venire incontro a questi cittadini (ma probabilmente anche per fare un po’ di cassa) l’INPS con la circolare del 29 maggio 2024, n. 69 ha approvato un provvedimento che consente ad un cittadino, che rispetta determinati requisiti, di poter riscattare i periodi nella quale non è stato coperto da contribuzione. Bisogna evidenziare che già 2019 era stato predisposto un simile provvedimento.
Quali sono i requisiti per accedere al programma
Purtroppo i requisiti non sono pochi
- la contribuzione deve riferirsi a periodi posteriori al 31 Dicembre 1995 e fino al 31 Dicembre 2024; in sostanza possono richiederli solo coloro che si sono iscritti successivamente dal 1 Gennaio 1996, a tal fine si evidenzia che per la definizione dell’anzianità contributiva anche i versamenti effettuati all’estero.
- la copertura deve riferirsi a quei periodi scoperti fra due lavori, in sostanza non può riferirsi al periodo antecedente alla prima attività lavorativa, al più è possibile coprire l’anno; esempio ho cominciato a lavorare ad ottobre 2005, posso riscattarmi tutto il 2005; ho finito a Marzo 2024 posso riscattarmi fino al 31/12/24
- la contribuzione deve riferirsi a quella obbligatoria e può essere estesa anche agli altri fondi obbligatori come quella dei commercianti/artigiani, la gestione separata
- non bisogna aver effettuato versamenti ad altri fondi pensionistici
- non può essere usata per coprire periodi nella quale i contributi erano dovuti anche se prescritti
- non può essere usata per accedere alla domanda di contribuzione volontaria
- non può essere usata a chi è già in pensione
- non può essere esercitata da coloro che hanno richiesto o chiederanno il riscatto di periodi di contribuzione antecedenti al 1Gennaio 1996 per effetto di altri istituti ad esempio il recupero del servizio militare, la laurea, ecc
Ci sono dei limiti
Il riscatto contributivo può riferirsi ad un massimo di 5 anni anche non continuativi e comunque la domanda va presentata entro il 31 Dicembre 2025; trascorsi i quali si perde il diritto
Quanto si paga e come
Il calcolo del contributo come al solito non è facilmente determinabile per chi non è del mestiere, di conseguenza bisogna inviare la domanda ed attendere la risposta dell’INPS oppure ci si può rivolgere ad un organizzazione come la nostra. L’importo determinato può essere versato fino ad un massimo di 120 rate (quindi 10 anni) con un minimo di € 30,00 cadauna; rateizzazione che ovviamente non può essere richiesta nel caso si maturi subito la pensione; in sostanza il versamento deve essere effettuato per l’intero importo prima della domanda di pensionamento. Si ricorda che i contributi versati sono detraibili fiscalmente
Per presentare la domanda devo aver terminato l'attività lavorativa
Assolutamente no; anzi direi che questo istituto è stato fatto proprio per coloro in quanto possono alimentare il loro montante contributivo in età lavorativa sfruttando la piena detraibilità fiscale
Come presentare la domanda
La domanda va presentata per via telematica, ovviamente il nostro ufficio è a disposizione per supportare i clienti che volessero usufruire di questa opportunità