La Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa è una misura assistenziale strutturare introdotta per rispondere ai bisogni dei lavoratori autonomi abituali iscritti alla gestione separata dell’Inps che hanno gravi problemi di reddito. Fino a questo provvedimento, se escludiamo gli interventi Covid che hanno ovviamente natura straordinaria ed eccezionale; non vi erano strumenti che fungevano da paracadute in caso di difficoltà da parte di questi lavoratori.
I beneficiari dell'assegno unico
Lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata dell’Inps ed in possesso di partita iva che
a) non hanno alcun trattamento pensionistico in corso
b) non sono iscritti ad altre forme previdenziali
c) non avere reddito di cittadinanza, Naspi, Dis-Coll
d) aver un reddito nell’anno precedente alla domanda, inferiore al 50% della media dei redditi da lavoro autonomi prodotti nei tre anni precedenti
e) aver dichiarato un reddito l’anno precedente alla domanda pari o inferiore a € 8.154,00; ove per reddito si intende quello riportato nei quadri RE, RH o LM, della dichiarazione dei redditi (in sostanza solo i redditi prodotti dall’attività di lavoro autonomo ed esclude dal cumolo gli altri redditi)
f) Regolarità contributiva
g) non avere meno di 4 anni di attività calcolati escludendo l’anno nella quale si fa la domanda, quindi se la domanda è presentata nel 2021, il lavoratore autonomo deve aver aperto la partita iva nel 2017
h) la partita iva deve essere aperta sia prima della domanda che durante l’erogazione della prestazione assistenziale, quindi in caso di chiusura si perdono i benefici.
Ovviamente i redditi dichiarati devono essere certificati e di conseguenza questo significa che il lavoratore autonomo deve aver presentato la dichiarazione dei redditi; in mancanza di questo la domanda verrà certamente respinta.
Scadenze
La domanda va presentata entro il 31 ottobre dell’anno 2021, 2022 e 2023
Importo dell'assegno
L’importo dell’assegno mensile varia da un minimo di € 250,00 ad un massimo di € 800,00 ed è calcolato come 1/8 dell’ultimo reddito dichiarato(ovvero il 25% dell’ultimo reddito semestrale dichiarato)
L’assegno viene erogato al massimo per 6 mensilità e può essere richiesto solo una volta nel corso dei tre anni 2021-2023
Come presentare la domanda
Il cittadino può farlo
a) direttamente all’INPS se possiede i necessari strumenti di accesso (Pin, si ricorda che il Pin è valido fino al 30 Settembre poi non potrà più essere utilizzato; lo Spid, la Carta Nazionale dei Servizi (necessario lettore smart card); la carta identità elettronica (necessario lettore FNC)
b) tramite un organizzazione come la nostra in tal caso è necessario porate i seguenti documenti (documento, codice fiscale, dichiarazione dei redditi dei 4 anni precedenti avendo cura di riportare solo il reddito da lavoro autonomo ovvero quelli indicati nei riguadri di cui sopra)
Non ho la documentazione per verificare come faccio
Qualora non si voglia o non si possa richiedere l’assistenza del proprio commercialista; è possibile prelevare le informazioni sul reddito dalle dichiarazioni depositate all’agenzia delle entrate disponibili sul cassetto fiscale del contribuente. Stessa cosa per verificare la situazione dei contributi è sufficiente richidere il DURC all’INPS o entrare nel cassetto previdenziale.
In tutte è due le circostanze serve:
- il codice PIN dell’Agenzia delle Entrate e dell’INPS (fino al 30/09, oltre questa data non sono più utilizzabili)
- la carta nazionale dei servizi che potrebbe essere inclusa nella firma digitale (chi viene da noi non ha bisogno del lettore di smart card in quanto lo mettiamo noi a disposizione)
- la carta identità elettronica ma serve il lettore FNC
- Lo SPID l’unico vero strumento flessibile (potrebbe essere l’occasione per farlo; presso il ns. ufficio è possibile farlo in pochi minuti)