Il fermo amministrativo è un atto con il quale le pubbliche amministrazioni (Comuni, INPS, Regioni, Stato, ecc.), tramite i concessionari della riscossione, “bloccano” un bene mobile del debitore (o dei coobbligati) iscritto in pubblici registri (ad esempio autoveicoli), al fine di riscuotere i crediti non pagati che possono riferirsi a tributi o tasse oppure a multe relative ad infrazioni al Codice della Strada.
ISCRIZIONE E CONSEGUENZE DEL FERMO AMMINISTRATIVO
In caso di mancato pagamento della cartella esattoriale nei termini, la legge (art. 86, comma 1, DPR n. 602/73) prevede che l’Agenzia delle entrate-Riscossione possa disporre il fermo dei veicoli intestati al debitore, tramite iscrizione del provvedimento di fermo amministrativo nel Pubblico Registro Automobilistico (PRA).
Prima di procedere viene inviato un preavviso per consentire di regolarizzare la propria posizione.
Trascorsi 30 giorni dalla notifica del preavviso di fermo, senza che:
• il debitore abbia pagato le somme dovute;
• ne abbia richiesto la rateizzazione;
• oppure in mancanza di provvedimenti di sgravio (cioè cancellazione del debito) o sospensione (in caso di rateizzazione o definizione agevolata di tutte le somme dovute, dopo l’integrale e tempestivo pagamento della prima rata è prevista la sospensione del fermo) si procede con l’iscrizione del fermo amministrativo.
Quindi, a seguito dell’iscrizione del fermo la disponibilità del veicolo è limitata fino a quando il debitore non salderà il proprio debito e il concessionario della riscossione non provvederà, d’ufficio, alla cancellazione del fermo. In sintesi, l’autoveicolo non può circolare né essere rottamato pena una sanzione amministrativa, ma nullaosta alla sua vendita o donazione trasferendo il divieto di circolazione in capo al nuovo proprietario, purché quest’ultimo venga informato dell’esistenza del fermo.
Per effetto del disposto del D.Lgs. 98/2017, la revoca del fermo al PRA all’avvenuto pagamento del debito, viene effettuata d’ufficio (e quindi senza ulteriori oneri per il cittadino), dai Concessionari della riscossione con riferimento ai provvedimenti di revoca emessi dal 1° gennaio 2020.
ESISTONO DELLE CIRCOSTANZE PER EVITARE IL BLOCCO
Il fermo amministrativo può essere evitato presentando apposita istanza se viene dimostrato, entro 30 giorni dal ricevimento del preavviso di iscrizione, che il veicolo è
- strumentale all’attività di impresa o della professione esercitata (eccezione auto di lavoro);
- il veicolo è adibito o destinato ad uso di persone diversamente abili
Ovviamente laddove il fermo risultasse già iscritto, provvede alla sua cancellazione
COME PUÒ ESSERTI D’AIUTO BBSPRATICHE&SERVIZI
La nostra azienda abituata a districarsi nei meandri burocratici delle procedure amministrative, si muoverà tempestivamente nella valutazione del caso e ove sussistono le condizioni previste dalla normativa vigente potrà richiedere al cancellazione del fermo a fronte di una delle seguenti azioni
- richiedere la cancellazione del debito
- richiedere la cancellazione parziale del debito con pagamento del saldo
- richiedere una rateizzazione con il pagamento della prima rata
- richiedere la sospensione o la cancellazione nei casi di utilizzo per uso professionale o per persone portatori di disabilità
QUALI SONO I COSTI DA SOSTENERE E CON QUALI TEMPI
Considerando le diverse variabili di cui sopra non è possibile predeterminare il costo con sufficiente precisione, pertanto sarà formulata una proposta sulla base delle informazioni che il cliente vorrà fornire.