Come noto l’Agenzia delle Entrate è un organo governativo con due sostanziali compiti: quello di incassare le tasse che lo stato impone e quello di contrastare l’evasione e/o l’elusione fiscale; di recente a seguito del Covid l’Agenzia delle Entrate ha anche avuto come compito istituzionale quello di erogare aiuti alle imprese.

Pagare le tasse non piace a nessuno e questo vale da sempre e ovunque ; in sostanza in linea di massima le tasse sono considerate un esproprio e quindi non bisogna meravigliarsi che ci sia una certa resistenza, tuttavia in italia il rapporto tra fisco e cittadino è sempre stato particolarmente conflittuale. La ragione di questa situazione è da ricondurre a diverse ragioni : complessità della materia fiscale, uso  di un linguaggio tecnico-giuridico comprensibile ai soli addetti ai lavori; diffidenza nel mondo con cui le risorse prelavate sono utilizzate, non corretta comunicazione da parte dei politici e questo solo per citarne alcune. Bisogna però riconoscere che muoversi in questo contesto, con un compito altamente impopolare, è particolarmente difficile per non dire antipatico; alla luce di questa oggettiva situazione la nostra agenzia non promette miracoli,  ma un supporto qualificato e tempestivo per rendere più semplice ciò che è oggettivamente complicato.

In questo contesto quali sono le occasioni "d'incontro" tra cittadino ed Agenzia delle Entrate

La quantità di documenti e di adempimenti è infinita pertanto non potendo citarli tutti  ci limitiamo a fornire solo quelli di maggiore interesse

  • Dichiarazioni redditi
  • Istanze di rimborso e di autotutela a fronte di una richiesta non corretta dell’amministrazione finanziaria
  • Correzione errori
  • Certificati (codice fiscale, partita iva, contro la doppia imposizione fiscale, regolarità fiscale)
  • Registrazione atti
  • Richiesta copie atti
  • Richiedere un agevolazione fiscale
  • Richiedere l’esenzione da un imposta
  • Richiedere un rimborso
  • Richiedere la rateizzazione
  • Denunce successione da morte
  • Nomina-Variazione di rappresentanti legali e delegati 
  • Registro immobiliare (terreni e fabbraicati) mediante catasto e conservatoria per il quale si rimanda alla specifica sezione
  • Vies (Archivio per le operazioni intracomunitarie)

La procedura di recupero

Una volta individuato il contributente e l’importo da recuperare, l’Agenzia delle Entrate generalmente manda un avviso bonario: l’avviso bonario evidenzia l’irregolarità rilevata,  l’imposta da pagare, le sanzioni e gli interessi comminati. Questo tipo di segnalazione tuttavia non genera particolari problemi in quanto non sono considerate “imposte definitivamente accertate”, ovvero si tratta appunto di un avviso che ha un valore giuridico molto limitato non essendo un titolo esecutivo. Infatti questo tipo di comunicazione suona come ” dai miei conti risulta che mi devo questo ……”, ma non necessariamente quanto richiesto è dovuto potrebbe essere semplicemente frutto di un errore. A fronte di questa segnalazione il cittadino può :

a) accettare e pagare, e se supera l’importo minimo previsto, e nel caso richiedere una rateizzazione

b) presentare un istanza nella quale si richieste la correzione dell’avviso o il suo ritiro presentando tutta la documentazione necessaria a provare la propria poszione. Tale procedura è consigliata per gli importi di modesta entità e per le cose ove è piuttosto evidente la ragione del contribuente  poco si addice invece negli altri casi anche perchè l’agenzia delle entrate non ha obbligo di rispondere, ma è una sua facoltà; il che in caso di non risposta lascia il contribuente nel “limbo”

c) si presenta ricorso alla commissione tributaria, che però ha lo svantaggio di avere tempi lunghi ed essere particolarmente onerosa, anche perchè a differenza delle cause civili ove chi “perde” paga; nel caso delle cause tributarie ognuno si paga le proprie spese processuali sia a ragione che a torto

Cosa succede se non si paga l'avviso bonario e non si fa alcuna azione

In questo caso l’agenzia delle Entrate ha l’obbligo di trasferire il tutto all’agenzia della Riscossione, che è sempre un ufficio dell’agenzia delle Entrate, ma specializzato appunto nel riscuotere le somme con tutti gli strumenti che la legge gli consente tra cui anche il pignoramento di beni, conti correnti, ecc.

L’agenzia della riscossione a sua volta avvia una procedura, tecnicamente conosciuta con il nome di  “iscrizione al ruolo” ed emette una cartella esattoriale; la quale a differenza dell’vviso bonario è un titolo esecutivo e può essere annullata solo dall’Ente che lo ha emesso (agenzia Entrate, Comune, ecc) ovvero dall’effettivo beneficiario del credito o da un giudice, ovvero è necessario avviare una vera e propria causa

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