In primo luogo bisogna chiarirci cosa si intende per ditta individuale; infatti molto spesso può essere confusa anche con il lavoro autonomo in quanto entrambe le circostanze prevedono che un attività sia esercitata da una singola persona. Alla luce di ciò quindi è necessario dare qualche dettaglio proprio per evitare possibili fraintendimenti, infatti sul piano fiscale non ci sono differenze, ma sul piano giuridico e quindi del codice civile, stiamp parlando di cose diverse: la ditta individuale è la natura giuridica scelta dall’imprenditore che esercità un attività organizzata (un mix di capacità professionali e strumenti) finalizzata alla vendita o alla produzione di beni e/o servizi; invece il lavoratore autonomo è colui che presta essenzialmentel a propria opera: il muratore, il giornalista, il pittore, l’artista ecc. Quindi nel parlare di “ditta individuale” ci riferiamo esclusivamente alla prima circostanza ovvero all’impresa. In ragione a ciò abbiamo predisposto un prontuario delle cose che si devono affrontare
1-Preparazione
E’ una fase molto delicata ed importante; nella quale l’imprenditore o il consulente elabora un documento nella quale evidenziano tutta una serie di punti essenziali; valutazioni di marketing (il posizionamento sul mercato, la concorrenza, il prezzo, la pubblicità,. ecc); stime economiche sui risultati attesi; l’organizzazione necessarie in termini di risorse umane e strumenti, attrezzature; la verifica di eventuali vincoli burocratico e tecnico; le risorse finanziarie (dove prendo i soldi e quanti me ne servono?); i locali. Tutto questo si chiama tecnicamente Business Plan; la parola inglese può apparentemente intimorire ma in realtà può esssre anche una cosa piuttosto semplice purchè fatta bene. Nel business vanno poi indicati anche i rischio e come si pensa di affrontarli, mitigarli
2- Iscrizione camera di commercio e partita iva
Iscrivere l’impresa alla propria camera di commercio; sono soggette tutte le imprese artigiane, commerciali (che per il codice non sono i negozi ma anche le società finanziarie e dei servizi); le imprese agricole. Con l’iscrizione alla camera di commercio viene attribuita anche la partita iva.
3-Dichiarazione inizio attività e posizione Inps
Dichiarazione di inizio attività che per un impresa non coincide con l’iscrizione alla camera di commercio, da farsi all’avvio formale dell’attività (ad esempio quando si apre un negozio o quando si stacca la prima fattura nel caso dei servizi). Tuttavia per dichiarare l’inizio attività in molti casi sono necessari ulteriori adempimenti, ma non potendo prevederli tutti vi diamo alcuni elementi di riflessione.
3.1 Altro
Qui entriamo in un labirinto e le cose si complicano ed anche di molto; perchè questa voce può essere del tutto inesistente o invece molto “piena”; dipende dal tipo di attività che si vuole aprire ed in quale località o addirittura in quale edificio si esercita (si pensi ad esempio a palazzi situati al centro storico o addirittura di interesse storico).. Quindi escludendo quelle per le quali non è previsto alcun chè; per molte attività come minimo è necessario inviare al comune la comunicazione tramite il SUAP (SCIA- Segnalazione Certificata Inizio Attività); ma ci può essere ben altro; nel senso che in funzione del tipo di impresa potrebbe essere necessario attivare la ASL oppure vigili del Fuoco, il MISE o il MIT, la Regione o la Provincia. Inoltre per certi tipi di attività si si tratta solo di una semplice comunicazione in altre casi sono dei veri e propri procedimenti amministrativi soggetti a “inibizione” da parte delle autorità ( sospensione dell’attività fino alla rimozione dell’inadempienze) o ad approvazione (non si può aprire fino a quando……………….).
4- Casse Previdenziali
Sono le casse previdenziali ed assistenziali obbligatorie e complementari a quella dell’INPS; tuttavia questo si applica solo un numero molto limitato di categorie (esempio gli agenti di commercio)
5- ALTROPer essere ancor più sintetici possiamo senz’altro affermare che aprire una ditta individuale è molto semplice il problema è renderla operativa nel rispetto delle norme, alcune delle quali hanno regole diverse in funzione del luogo ove si intende avviare; in sostanza è proprio su questo punto, che si nascondono le cose più complicate e molto più rischiose per l’impresa; pertanto farsi aiutare, farsi guidare non è più una scelta, ma quasi un obbligo perchè commettere degli errori in questa fase, per certi tipi di attività, significa farsi veramente molto, ma molto male.
Ci si deve affidare al commercialista
Il commercialista generalmente entra in gioco dopo la dichiarazione inizio attività, allorquando l’impresa comincia ad operare e quindi ad assumere dei doveri nei confronti della colllettività e soprattutto del fisco; ciò non toglie che il commercialista possa rendersi disponibile a gestire anche gli altri aspetti ed è proprio su questi aspetti ove c’è una differenza più marcata con una struttura come la nostra.
Ci sono agevolazioni per avviare una ditta individuale
In linea di principio la risposta è affermativa, ovvero ci possono essere delle opportunità ma siccome dipende da una pluralità di fattori (età del soggetto, ove l’attività è esercitata, la tipologia di attività, la disponibilità effettiva di risorse) è bene andare a fare delle verifiche al momento del bisogno; ovviamente il nostro ufficio è a disposizione per aiutare il cliente. Nel caso si intenda percorrere tale strada diventa ancor più “importantissimo” rispettare le regole del gioco; in particolare bisogna fare molta attenzione ai punti di cui al punto 1 al punto 4; in quanto se le cose non sono fatte ” a regola d’arte” si rischia di perdere il finanziamento
Quali sono i costi per avviare una ditta individuale
Se ha tempo e voglia di cimentarsi nell’esperimento possiamo sicuramente affermare che per il lavoro autonomo il cliente potrebbe procedere autonomamente ed in tal caso il costo sarebbe zero, è invece del tutto improbabile (ed altamente sconsigliato) procedere all’iscrizione al registro delle imprese. Nel nostro caso i costi per avviare quindi una ditta individuale sono
€ 100,00+ Iva commissione per aprire partita iva, iscrizione Inps e iscrizione registro imprese
€ 50,00 +Iva per la dichiarazione inizio attività * senza SCIA
€ 80,00 + iVA per la dichiarazione inizio attività inclusa di SCIA
€ 35,50 diritti segreteria della camera di commercio ed imposta di bollo
€ 168,00 tassa di conessione governativa una tantum (ma non per tutte le attività)
€ 63,00 Tassa iscrizione annuale alla camera di commercio
Questi costi non comprendono le eventuali spese da sostenere per il rispetto dei requisiti necessari, ad esempio l’asseverazione degli impianti, per la segnalazione di inizio attività al comune che tuttavia non riguarda tutte le attività
Quali sono i tempi per aprire una ditta individuale
Se un cliente arriva con tutta la documentazione, noi garantiamo la trasmissione della domanda entro le 24ore; i tempi di lavorazione della camera di commercio non sono certi, ma in genere in una settimana si ottiene l’iscrizione,se non ci sono altri problemi.
Qual’è il vantaggio di rivolgersi a voi invece che ad un commercialista
Noi non sostituiamo il commercialista ma siamo complementari. Premesso che esistono degli studi professionali molto ben organizzati che seguono il cliente dall’ A alla Z, ma che hanno anche costi per ovvie ragioni più alti; nella stragrande maggioranza dei casi il commercialista vede queste cose come fumo agli occhi in quanto rappresentano più un problema che un’opportunità; infatti molti commercialisti neanche chiedono un compenso per redigere queste pratiche extra ma facendo così non riescono a fornire valore aggiunto limitandosi allo stretto necessario e non istruendo il cliente adeguatamente (in poche parole non vogliono perderci tempo). Bisogna capire che per il commercialista il cliente che arriva a chiedere questa prestazione è già acquisito, quindi inserire cose che non portano valore è solo portatrice di potenziali problemi. Infatti è molto frequente che dietro a questo pratiche c’è sempre qualcosa che va storto, magari sono cose banali, e se non si ha voglia e tempo da perdere il rischio è che le pratiche rimangono incagliate e non è raro che a distanza di anni si scoprono clienti che hanno ancora l’impresa inattiva, oppure che non gli è stato presentato il bilancio, ecc. Entrando nel dettaglio delle cose il vantaggio di rivolgersi a noi per l’apertura di una ditta individuale è che da noi è possibile avere un supporto per tutti i punti di cui sopra, lasciando fuori veramente poche cose: da noi è possibile avere assistenza per i finanziamenti agevolati, per fare la PEC e la firma digitale strumenti uitli per partire, per valutare se i locali sono idonei e per gestire il contratto di locazione fino alla registrazione, per fare un business plan, per iscriverti alla camera di commercio, per andare a discutere con un ente per eventuali problemi su una pratica, per farti la SCIA al comune; per fare la dichiarazione inizio attività; ecc; in poche parole il nostro ufficio garantisce un servizio molto più e ciò è tanto vero quanto il fatto che i migliori clienti per noi sono proprio i commercialisti che evidentemente ben coscienti del problema preferiscono affidare a chi meglio può garantire un servizio più efficace; purtroppo il limite di tutto ciò è che raramente noi parliamo con l’imprenditore e quindi molte delle cose che potremmo trasferire non siamo messi nelle condizioni di farlo; ma forse questo non è responsabilità del professionista ma del cliente stesso che preferisce avere un unico interlocutore
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